Rosario Livatino è stato un magistrato assassinato dalla mafia agrigentina nel 1990. Nato a Canicattì il 3 ottobre del 1952, Livatino si contraddistinse come magistrato dotato di forte etica, autonomo e indipendente, lontano da condizionamenti, forte della sua fede cattolica. Fin dal suo ingresso in magistratura, il giudice affidò il suo operato a Dio, adottando il motto "Sub tutela Dei" che significa "Sotto la protezione di Dio".
Nel 1993 il vescovo di Agrigento autorizzò la raccolta di testimonianze per la causa di beatificazione. La sua beatificazione, approvata da Papa Francesco, è stata celebrata nel 2021. La camicia indossata da Rosario Livatino il giorno dell'attentato mortale, rimasta intrisa di sangue, è divenuta una reliquia.
Il servizio diocesano per la pastorale giovanile, il servizio per la pastorale della scuola, cultura e la scuola diocesana di teologia hanno promosso la peregrinatio delle reliquie del Beato Rosario Livatino in alcuni luoghi della Diocesi, proponendo l'esempio del beato come modello per essere cittadini consapevoli e cristiani migliori.